Bodybuilding e Allenamento dell'Easy Gainer

(articolo di Alessandro Locati Bodybuilding Italia Sport e Fitness)


Introduzione


In questo articolo cercherò di sintetizzare alcune considerazioni e consigli per tutti coloro che frequentando una palestra per sollevare i pesi vogliano apprendere come fare della "cultura fisica" o come si usa dire oggi del bodybuilding. La cultura fisica a cui mi riferisco è quella "natural", termine con il quale si definisce un approccio sano e privo di supporti farmaceutici.

Il bodybuilding spesso subisce una pessima pubblicità perchè ci sono molte persone che considerano questo sport dominio esclusivo di narcisisti e consumatori di farmaci dopanti.

Il fascino di questo sport è senza dubbio rappresentato dalla promessa di un cambiamento fisico ma forse a volte ci si dimentica che esiste anche una contemporanea trasformazione della mentalità nella stessa direzione. Il bodybuilding è dunque un buon modo per fare qualcosa per se stessi, gli atleti che praticano il natural bodybuilding associano i piaceri e le fatiche dell'esercizio fisico ai piaceri e ai sacrifici della dieta alimentare, allo scopo di permettere la costruzione di un corpo migliore e forse anche di una rinnovata immagine del sè. Se riflettiamo sul significato semplice del concetto di "immagine del sè" ci accorgiamo che è relativo a due tipi di percezione (intesa come conoscenza), quella personale o privata e quella sociale; ciò che noi conosciamo di noi stessi e ciò che gli altri ci dicono di noi stessi. La psicologia ci insegna che per indurre un cambiamento, nell'immagine del sé, nell'autopercezione e nell'autostima, possiamo agire su entrambi le fonti (personale e sociale). Lo sport ed in particolare il bodybuilding possono indurre enormi cambiamenti a livello fisico i quali a loro volta possono divenire energici promotori di nuove modalità di relazione intrapersonale ed interpersonale.

Ognuno di noi naturalmente può avere la sua opinione personale ma ciò che conta è il fatto che da quando esiste l'uomo, esiste anche l'archetipo relativo ad esso: l'atleta. 

Dal punto di vista evolutivo (ed in linea con l'idea di inconscio collettivo promossa dal celebre C.G.Jung) l'uomo ideale era colui che sapeva sopravvivere meglio di altri, colui il cui fisico era sano e capace di cacciare correndo e lottando. Ovviamente non si può non concordare con il fatto che l'archetipo che meglio rappresenta una tale figura umana sia l'immagine di qualcosa di forte, sano e atletico. Del resto è sufficiente notare che ogni volta che ci si è ritrovati a dover rappresentare l'immagine dell'uomo, iniziando con Leonardo da Vinci e finendo con la moderna scienza medica, quella scelta è sempre stata una figura la cui percezione comunichi forza, salute e dunque capacità di sopportare stress fisico; a questo proposito guarda l'immagine presente sulla home page del sito "Bodybuilding Italia Sport & Fitness" http://www.abodybuilding.com. Il bodybuilding può dunque rappresentare egregiamente uno degli strumenti che permettono all'uomo moderno di avvicinarsi alla sua stessa immagine archetipica ovvero che permette di migliorare la propria immagine e la propria autostima. Naturalmente non sto dicendo che tutte le problematiche associate alla stima del sè siano risolvibili sul piano fisico o che tutti coloro che frequentano seriamente una palestra abbiano la necessita di migliorare la propria autostima, ma non dobbiamo dimenticarci che la nostra psiche in armonia con il nostro corpo formano una entità unica ed indivisibile, che in quanto tale può ottenere dei benefici sia partendo da un cambiamento psichico che da un cambiamento fisico, al variare dell'uno si determina una richiesta di adeguamento nell'altro e nel nostro caso alla costruzione di un corpo più simile all'archetipo dell'uomo corrisponde un adeguamento psichico nell'immagine del sè. Ovviamente, come ho già detto, questa non è l'unica via verso la realizzazione di una buona immagine del sè, ma dato che nell'uomo è sano tutto ciò che aiuta a vivere meglio con se stessi, allora ben venga anche il natural bodybuilding.

Ricordiamoci però le parole che Karl Marx scriveva più di un secolo fa:"Una locomotiva, indipendentemente da quanto è potente, non è una locomotiva finché non viene usata e non svolge il compito per cui è stata progettata".

A voi dunque la riflessione su quale sia il vostro progetto. Vi ricordo che nella mia concezione il bodybuilding è inteso come sport funzionale non a se stesso, ma all'acquisizione di nuove caratteristiche fisico-psichico-atletiche. Un corpo costruito con anni di palestra e attenzioni alimentari non è "utile" al benessere psico-fisico se resta chiuso in una camera a riflettere se stesso in uno specchio.

Non crediate comunque che sia una cosa facile migliorarsi: bisogna sudare e applicarsi per avere dei risultati. Se poi siete degli easy-gainer, meglio per voi....


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