EXTRAROTATORI: piccoli muscoli di grande importanza

(articolo di Tommaso Donati)


Sfortunatamente a questa gran mobilità e versatilità della spalla corrisponde anche una altrettanto ampia instabilità dovuta, appunto, all'estrema e varia capacità di movimento di cui questa articolazione (o più giustamente complesso articolare) è dotata, per svolgere al meglio le funzioni cui è preposta.

Le spalle sono, quindi, facilmente soggette a traumi distorsivi, lussazioni e lesioni più meno gravi ai vari tessuti molli (componenti capsulo-legamentose, tendini, muscoli) per i motivi sopra esposti.

La stabilità e la "salute" delle spalle dipendono molto dallo stato e dall'efficienza dei tessuti molli che attraversano ed avvolgono l'articolazione, in particolar modo i muscoli. Il rischio d'infortunio è molto maggiore se, quest'ultimi, sono deboli o retratti e se c'è uno squilibrio di forza o di flessibilità tra gruppi muscolari opposti ed antagonisti. Una prevenzione efficace di disagi e problemi richiede, quindi, un rafforzamento di tutta la muscolatura che sostiene la spalla (deltoidi, bicipiti, tricipiti, trapezi, pettorali, romboidi, dorsali, ecc.) ma, in particolare, l'allenamento e la giusta attenzione per uno strato più profondo di muscoli e tendini spesso trascurati e conosciuti con il nome di cuffia dei rotatori. (fig. 3)

 


Fig. 3 Visione anteriore e posteriore dei muscoli che costituiscono la cuffia dei rotatori e di altri fasci muscolari che attraversano l'articolazione scapolo-omerale.


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