Energia

(Articolo della Società Italiana della Nutrizione Umana)


Definizione Considerazioni generali
Glossario Fisiologia e metabolismo
L'individuo di riferimento Il fabbisogno energetico dell'adulto
Il fabbisogno energetico dell'anziano Il fabbisogno energetico di bambini e adolescenti
Il fabbisogno energetico in gravidanza Il fabbisogno energetico della donna che allatta
Tabelle riassuntive  
 

IL FABBISOGNO ENERGETICO DI BAMBINI E ADOLESCENTI

0-3 anni
Come nelle precedenti edizioni dei LARN, il dispendio energetico dei bambini fino a 3 anni di età va calcolato sulla base dell'assunzione di alimenti osservata in un gruppo di bambini con crescita normale. Per quanto riguarda il primo semestre di vita, i valori del fabbisogno per kg di peso corporeo sono stati rivisitati alla luce di nuovi studi effettuati su bambini allattati artificialmente con latti a più bassa densità energetica (Whitehead & Paul, 1988) e risultano, quindi, leggermente più bassi dei precedenti.

In linea con quanto proposto dal Scientific Committee of Food della Commissione Europea, si è deciso di non discutere sui livelli di energia assunta dai bambini allattati al seno. Questi valori sarebbero inferiori a quelli proposti nella presente edizione dei LARN, perché la densità energetica del latte materno è inferiore a quella del latte artificiale. Tuttavia, i bambini allattati al seno crescono più rapidamente nei primi due mesi di vita, anche se meno rapidamente fra i 3 e i 12 mesi. Sebbene le differenze di peso e lunghezza tendano ad annullarsi nel corso del secondo anno di vita, si reputa preferibile usare i dati di assunzione di latte artificiale, in attesa di informazioni più chiare sul significato per la salute di una crescita più o meno accelerata in questa fase della vita. Inoltre, come precisato nella sezione sull'individuo di riferimento, la curva di crescita proposta fa riferimento a bambini con allattamento misto, e dunque non sarebbe appropriato proporre valori di fabbisogno energetico relativi a bambini allattati esclusivamente al seno. La tabella 9 riporta i valori del fabbisogno per unità di peso. Questi valori devono essere moltiplicati per il peso osservato o, se sottopeso, per il peso desiderabile del bambino.

3-9 anni
Come già precedentemente indicato, il calcolo del fabbisogno di energia in questa fascia di età va fatto sulla base degli apporti energetici. Ciò è legato al fatto che non si dispone di sufficiente materiale per adottare l'approccio basato sulla stima del dispendio energetico. Un rapido esame della letteratura scientifica esistente dimostra che le equazioni di Schofield et al. per il calcolo del MB (tabelle 4A-4B) sovrastimano mediamente dell'8% i valori misurati negli obesi e del 3% nei normopeso e andrebbero riviste (Maffeis et al., 1993). Per quanto riguarda il livello di attività fisica, emerge una notevole diffusione di uno stile di vita sedentario (ISTAT, 1993) con una durata complessiva del tempo dedicato ad attività fisico-sportive o semplicemente a passeggiate che non supera la mezz'ora al giorno (tabella 10). Dalla tabella 11 si può inoltre dedurre che solo un'esigua minoranza della popolazione di questa fascia di età pratica attività sportiva (meno del 10%), mentre la quasi totalità dei bambini trascorre, in media, due ore al giorno davanti alla televisione. Questi dati vengono confermati dallo studio condotto da Caldarone et al. (1995) su un ampio campione di bambini di 6-9 anni del Lazio che rivela la preoccupante disaffezione nei confronti dell'attività fisica. Sebbene questi studi costituiscano un importante passo in avanti nella conoscenza dei fabbisogni di energia di questo gruppo di età, la commissione ha ritenuto che, per la limitata numerosità del campione nel caso del MB (130 bambini veneti tra i 6 ed i 10 anni), e per il livello di dettaglio dei dati dell'indagine Multiscopo, inadeguato a calcolare un LAF, non è ancora possibile adottare l'approccio del dispendio energetico per il calcolo del fabbisogno in questo gruppo di età.

Per quanto riguarda l'approccio alternativo, ossia la valutazione dei consumi alimentari, l'unico studio di rilevanza nazionale è stato condotto dal CNR su bambini di 3-6 anni, utilizzando la tecnica del recall alimentare. Anche in questo caso, la tecnica scelta e la ristretta fascia di età non consentono di utilizzare dati nazionali per stimare i valori del fabbisogno.

In conclusione, si ritiene di non poter modificare sostanzialmente le indicazioni dei precedenti LARN per questa fascia di età. Tuttavia, dato che le stime del dispendio energetico basate sul metodo fattoriale appaiono inferiori ai valori attribuiti sulla base dei consumi alimentari e considerata la diffusione di uno stile di vita sedentario e dell'obesità in età prepubere, si ritiene opportuno raccomandare una riduzione dei livelli di assunzione di energia. In particolare, si ritiene non vada aggiunta ai fabbisogni la maggiorazione del 5% per un desiderabile aumento dell'attività fisica, contrariamente a quanto indicato dalla commissione di esperti FAO/WHO/UNU (WHO, 1985) e recepito nelle precedenti edizioni dei LARN. Sarebbe comunque auspicabile avviare precocemente i ragazzi alla pratica regolare dell'esercizio fisico organizzato, e sarebbe indubbiamente opportuno intervenire con programmi mirati di educazione alimentare. Le nuove raccomandazioni sono riportate nella tabella 12.

10-17 anni
Per gli adolescenti non si propongono modifiche rispetto ai precedenti LARN. In questa fascia di età, il calcolo del fabbisogno energetico può essere effettuato, come per gli adulti, con il metodo fattoriale. Il MB viene dunque calcolato a partire dalle equazioni di Schofield (tabelle 4A-4B), utilizzando il peso osservato o quello desiderabile. Il LAF può essere calcolato, come per gli adulti, in base alle abitudini di vita individuali. Sebbene i dati pubblicati dell'indagine Multiscopo ISTAT non siano sufficientemente dettagliati da permettere un preciso calcolo per la popolazione italiana, è facile rilevare che la giornata tipo di un adolescente viene trascorsa prevalentemente in attività di intensità lieve (scuola, pasti, igiene personale, televisione, parte dei giochi, delle attività sociali e degli spostamenti) o moderata (passeggiate, piccoli lavori domestici, parte dei giochi, delle attività sociali e degli spostamenti), mentre non più di mezz'ora al giorno è dedicata ad attività intensa (attività sportiva). Le abitudini sedentarie dei ragazzi italiani sono confermate dal dato relativo alla pratica sportiva, presentato nella tabella 13: lo sport è praticato da un quinto dei bambini e ragazzi fino a 14 anni e da un terzo dei ragazzi tra i 14 e i 18 anni, mentre tra le bambine e le ragazze una percentuale appena superiore al 10% pratica sport.

Assumendo che i giochi, le attività sociali, il lavoro, gli spostamenti e le altre attività trascorse nel tempo libero possano essere classificate per il 50% come lieve e per il 50% come moderate e applicando i valori dei costi energetici indicati dal Scientific Committee for Food della Commissione Europea, sono stati stimati i LAF validi per i ragazzi e le ragazze italiane (tabella 14).

Infine, sebbene il costo energetico per l'accrescimento rappresenti a questa età una quota minima del fabbisogno globale, è possibile aggiungere 5 kcal (20 kJ) per ogni grammo di tessuto deposto ogni giorno. Tale quantità può essere stimata dividendo per 365 la differenza tra il peso desiderabile all'età subito superiore e il peso desiderabile all'età subito inferiore.


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