Metabolismo Muscolare

(di Alessandro Locati BodyBuilding Italia)



Le tre fasi del metabolismo

Metabolismo del tessuto adiposo

Metabolismo del fegato

Metabolismo del tessuto muscolare

Glicogeno e glicogenosi

Ruolo dell'insulina

Bioenergetica muscolare


Le tre fasi


Il metabolismo è l'insieme delle reazioni chimiche che si svolgono all'interno della cellula e consentono la vita. Le reazioni della vita avvengono in quanto all'organismo giunge il continuo contributo dell'energia derivante dal catabolismo alimentare. Quindi, l'energia fornita dagli alimenti viene in parte utilizzata per i processi metabolici dell'organismo (sintesi di nuovo materiale tessutale in sostituzione di quello che a mano a mano si logora e sintesi di materiale di deposito) e in tal caso si parla di ORIENTAMENTO PLASTICO, in parte viene adibita a produrre calorie, processo che va sotto il nome di TERMOGENESI, e in tal caso si parla di ORIENTAMENTO TERMOGENICO. Il rapporto fra orientamento plastico e orientamento termogenetico esprime l'efficienza metabolica di un organismo, parlandosi di "alta efficienza metabolica" quando il primo orientamento prevale sul secondo - quest'evenienza si verifica nell'obesità -. La termogenesi viene, a sua volta, distinta in obbligatoria e facoltativa.

La "termogenesi obbligatoria" è rappresentata dalla termogenosi conseguente alle reazioni del metabolismo basale, nonché, anche se non tutti sono d'accordo su questo, dalla termogenesi che va sotto il nome di azione dinamico-specifica degli alimenti, o effetto termico del cibo, cioè l'aumento della produzione di calore che si ha dopo l'introduzione di cibo, che viene attribuita al costo metabolico del trasporto e dell'utilizzazione degli alimenti. Questo aumento è massimo per un pasto proteico e minimo per un pasto lipidico.
La "termogenesi facoltativa", che entra in azione a seconda di determinate circostranze e viene perciò detta "da adattamento", si può anche distinguere in:

  • "Termogenesi da freddo" o "regolatoria" - che è la produzione di calore da parte dell'organismo in tanto maggior misura quanto minore è la temperatura ambiente e che, a sua volta, può essere distinta in:
    • "da brivido", o "shivering",
    • "non da brivido", o "not shivering"
  • "Termogenesi da iperalimentazione" - che è tutta del tipo not shiverig e che ha il significato di un fenomeno adibito all'omeostasi del peso corporeo
  • "Termogenesi da esercizio fisico" - che non ha caratteristiche particolari

Con l'apporto di ossigeno, le molecole altamente energetiche delle tre grandi classi di nutrienti - lipidi, glucidi e protidi - vengono degradate liberando energia, che sotto forma di ATP consentono lo sviluppo delle reazioni endorgoniche della vita.


Il catabolismo degli alimenti si può schematizzare in 3 fasi principali:


1^ fase ---> demolizione:

  • di polisaccaridi in monossacaridi
  • di lipidi in glicerolo
  • di protidi in aminoacidi

|--> NESSUNA PRODUZIONE DI ENERGIA LIBERA

2^ fase ---> trasformazione in ACETIL-COENZIMA A di:

|--> PRODUZIONE DI PICCOLE QUANTITA' DI ENERGIA


3^ fase ---> o AREA CENTRALE DEL METABOLISMO - distinguiamo:

  • IL CICLO DI KREBS,
  • LA CATENA RESPIRATORIA MITOCONDRIALE

Metabolismo del tessuto adiposo


L'utilizzazione del glucosio nel metabolismo del tessuto adiposo porta alla formazione di acetato, prima, e di acidi grassi in una tappa successiva.

Questi ultimi combinandosi con il glicerofosfato formano i trigliceridi. Il glucosio penetra negli adipociti solo in presenza di insulina , per cui la carenza dell' ormone impedisce il trasferimento di glucosio negli adipociti e di conseguenza risulta impedita la sintesi di acidi grassi che tendono ad essere eliminati. Tale condizione ad esempio si verifica nei casi di digiuno.


Metabolismo del fegato


Il fegato utilizza per il proprio metabolismo essenziale gli aminoacidi (nel corso dell'alimentazione) e accumula glicogeno esterificando e mettendo in circolo anche gli acidi grassi. Nel digiuno, invece, l'epatocita utilizza per il proprio mantenimento l'energia ricavata dalla parziale ossidazione degli acidi grassi e attraverso il processo della chetogenesi il fegato è l'unico organo deputato a fornire il glucosio all'organismo tramite la polimerizzazione glicogenica e la neoglicogenesi protidica. L'insulina svolge, a livello, epatico delle funzioni di vitale importanza, quali la fosforilazione del glucosio e la sintesi del glicogeno.

Numerosi studi hanno evidenziato che l'organismo adulto ha necessità di 100-150 gr. di glucosio al giorno per evitare la neoglicogenesi aminoacidica.


Metabolismo del tessuto muscolare


Vengono utilizzati per il metabolismo muscolare in successione; i corpi chetonici, gli acidi grassi ed infine il glucosio. Come per il metabolismo del tessuto adiposo il glucosio penetra nel muscolo in presenza di insulina.

La stessa insulina stimola anche la sintesi proteica ed il passaggio di aminoacidi nel muscolo. In carenza di insulina (nel digiuno) il consumo di glucosio nel muscolo è minimo, mentre aumenta l'immisione di aminoacidi in circolo.


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