Quei famosi "integratori" a base di efedrina….

(articolo del Dott. Giuseppe Sfuncia)

La stesura di questo articolo nasce come sempre dalla mia quotidianità…pochi giorni fà si presenta al pronto soccorso una giovane donna di circa 29 anni con una sintomatologia caratterizzata da nausea e un violento mal di testa…la paziente è tachiaritmica, misurata la pressione arteriosa rilevo i seguenti valori: 220 sistolica e 105 diastolica…dalla sua storia emerge che da circa un mese utilizza un presunto "integratore di erbe naturali" che utilizzava allo scopo di perdere grasso…

Sintetizzando l'integratore in questione era una potente miscela di farmaci: efedrina, caffeina, acido acetilsalicilico, fenilpropanolamina cloridrato, fenilefrina cloridrato etcc….questa potente miscela di farmaci stava uccidendo quella giovane donna!

Il problema dell'utilizzo di "integratori fat-burner (brucia grassi) " interessa molto da vicino chi frequenta certe palestre "in-natural" i poveri utilizzatori di questi farmaci vanno incontro a dei grossissimi rischi per la salute. Ecco perché ho deciso di informare ed evidenziare con questo articolo tratto dalla pubblicazione scientifica "Adverse cardiovascular and central nervous system events associated with dietary supplements containing ephedra alkaloids.di CA. Haller, NL. Benowitz NEJM 2000; 343: 1833-1838" sulla pericolosità nell'utilizzare questi farmaci da molti considerati innocui integratori!!!


I dati

Gli autori hanno analizzato 140 segnalazioni di eventi avversi relativi all'uso di integratori dietetici contenenti alcaloidi dell'efedra (talvolta chiamata ma huang) pervenute alla FDA tra il giugno 1997 ed il marzo 1999.

Tipologia dell'evento avverso

Apparato cardiovascolare: 47% (l'ipertensione è stata la reazione avversa più frequente, seguita dalle palpitazioni, tachicardia o entrambe contemporaneamente).

Sistema nervoso centrale: 18% (ictus e crisi convulsive come reazioni più frequenti)


Esito dell'evento (in parentesi la percentuale)


Esito

ADR certe o probabili
(n.43)

ADR possibili
(n. 44)

Totali
(n.87)

Morte

3 (7)

7 (169)

10 (11)

Invalidità permanente

7 (16)

6 (14)

13 (15)

Trattamento medico in corso

4 (9)

4 (9)

8 (9)

Guarigione completa

29 (67)

13 (30)

42 (48)

Esito ignoto

0

14 (32)

14 (16)


Dose di efedra.


Nove casi si sono verificati in persone che assumevano dosi di alcaloidi dell'efedra relativamente basse (da 12 a 36 mg/die) e che non presentavano importanti fattori di rischio.


Il lavoro descrive anche alcuni casi:


1°. Donna sana di 35 anni (che aveva preso lezioni di aerobica per diversi anni senza alcun incidente) nel luglio 1997 iniziò ad assumere una capsula di Shape-Fast Plus (secondo il foglietto illustrativo, ogni capsula conteneva 15 mg di alcaloidi dell'efedra e 40 mg di caffeina) per tre volte al giorno prima dei pasti per perdere peso; non assumendo alcun altro farmaco. La paziente continuò ad assumere le capsule per una settimana, quindi ebbe un collasso durante la lezione di aerobica. Gli astanti osservarono che le sue braccia e le gambe si flettevano e si tendevano. Al pronto soccorso, la pressione sanguigna era di 110/38 mm Hg e la frequenza cardiaca era di 104 battiti al minuto. La tomografia computerizzata del capo rivelò un'emorragia subaracnoidea. L'angiografia cerebrale non rivelò alcun segno di aneurisma vascolare. L'esame tossicologico delle urine risultò positivo per l'anfetamina, (metabolita dell'efedrina). Si sviluppò rapidamente un edema polmonare neurogeno, che richiese l'intubazione endotracheale e la ventilazione meccanica. I risultati dell'elettrocardiogramma e delle concentrazioni degli enzimi cardiaci erano indicativi di un avvenuto infarto miocardico di lieve entità. Il cardiologo e il neurologo concordarono sul fatto che l'efedrina aveva indotto l'emorragia subaracnoidea. La presenza di anfetamina nelle urine confermava la presenza di efedrina al momento dell'evento. Gli esami di laboratorio delle capsule rivelarono che il contenuto di efedrina era di 12 mg per capsula. La dose massima raccomandata dall'FDA era all'epoca di 8 mg per dose (1).

2°. Uomo sano di 39 anni, avvertì, il 17 marzo 1998, un intorpidimento del braccio e della gamba destra, 90 minuti dopo aver bevuto Ultimate Orange, [bibita che riportava sull'etichetta un contenuto di ma huang (alcaloidi dell'efedra) e di guaranà (una fonte di caffeina) di 415 mg per dose], e 5 minuti dopo aver corso per 4.8 Km. Il paziente assumeva anche regolarmente supplementi multivitaminici e aminoacidi, ma non farmaci. All'ammissione in ospedale, la pressione sanguigna risultò pari a 140/78 mm Hg, con frequenza pari a 60 battiti/min. La tomografia computerizzata del capo rivelò una emorragia intratalamica sinistra. L'angiografia cerebrale non mostrò alcun segno di anomalie vascolari. Il paziente ebbe un miglioramento clinico graduale, e i sintomi scomparvero con l'eccezione di una perdita di sensibilità persistente nella parte destra del volto. L'analisi del prodotto incriminato confermò la presenza di efedrina, pseudoefedrina, norefedrina e norpseudoefedrina.


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