L'attività fisica in gravidanza

Le domande che una donna in gravidanza rivolge frequentemente agli operatori specializzati del settore fitness, riguardano spesso la possibilità concreta di poter intraprendere un'attività fisica dedicata, che induca senza alcun particolare affaticamento ad un miglioramento dello stato di salute generale anche in questo particolare momento.

E' ovvio quindi chiederci, quale attività fisica sia meglio proporre momentaneamente a questo particolare tipo di utenza (e potremmo definire questa prima domanda come la ricerca logica di una particolare scaletta di lavoro ad intensità moderata), poi domandarci eventualmente per quanto tempo protrarre la seduta di allenamento in palestra (e inizieremmo a parlare di quantità e di volume di lavoro da esprimere in un allenamento) e infine designare l'impegno sensato da dedicare a questo nuovo approccio al movimento fisico presumendo quindi di sottolineare e definire l'idonea frequenza settimanale da consigliare.

Nel caso specifico di una donna in gravidanza l'attività fisica infatti può essere intrapresa o proseguita tranquillamente proponendo tutte le attività che inducano

un moderato lavoro aerobico, se si è in buone condizioni di salute e in stato interessante (preferibilmente superiore alle dodici settimane di gestazione), che non presenti particolari condizioni di non idoneità all'attività fisica.

Ovviamente le regole da seguire con diligenza saranno sempre categoriche e valutate o modificate in base all'evoluzione della gravidanza stessa e ai consigli del medico curante dell'utente per far si che questo periodo di grandi cambiamenti ormonali e fisiologici, risulti comunque contornato solamente o preferibilmente da effetti positivi e benefici per la salute generale della futura madre e del bambino.

Nel caso non si fosse mai praticata alcuna attività fisica prima, probabilmente è normale pensare che la gravidanza non sia certamente uno dei migliori momenti per iniziare a lavorare in palestra, ma l'ipotesi comunque non dovrebbe mai essere scartata, visto l'occasione di poter intraprendere anche in questo caso un nuovo e proficuo sentiero formativo che darebbe sicuramente alla futura mamma dei riscontri positivi in termini di salute generale, promuovendo in breve tempo anche un felice cambiamento di pensiero e delle abitudini quotidiane.

La prima regola da seguire sarà comunque avere sempre il consenso scritto del medico curante (certificato medico per l'attività fisica non agonistica), che dovrà certificare lo stato di buona salute della futura mamma.

Per quanto riguarda l'importante ruolo dell'istruttore in questo caso specifico, le regole da seguire con cura saranno sicuramente alcune "non trascurabili" e di fondamentale importanza.

  • Limitare l'attività fisica aerobica e anaerobica ad un allenamento cosciente, semplice e moderato, che mantenga un costante contatto visivo e verbale con la futura mamma, sviluppando in tal modo un rapporto amichevole che permetta alla gestante di poter liberamente esprimere al proprio istruttore anche eventuali sensazioni transitorie di malessere generale.
  • Sviluppare programmi di allenamento sicuri, efficaci e privi di rischi attraverso lo sviluppo di attività prettamente aerobiche supportate anche da esercizi con piccoli pesetti da eseguire preferibilmente per un alto numero di ripetizioni (15-20).
  • Evitare in modo assoluto tutte le attività fisiche che richiederebbero un elevata intensità di allenamento, sarà quindi necessario impostare una scaletta di esercizi intelligente e con un range di lavoro aerobico particolarmente moderato, che comunque non superi mai in alcuna fase il 60%-65%-70% della massima frequenza cardiaca, infatti intensità maggiori potrebbero provocare una limitazione del flusso sanguigno all'utero e quindi alla placenta con le conseguenze logiche che potremmo immaginare.
  • Un ulteriore precauzione importante sarà quella di consigliare alla gestante di effettuare l'esercizio fisico sempre in ambienti areati e preferibilmente freschi, questo ovviamente per evitare un aumento esagerato della temperatura corporea, che potrebbe creare alcuni problemi alla normale crescita del feto.

In conclusione vorrei ribadire e ricordare quindi l'importanza fondamentale che il movimento fisico in genere ha sulla nostra salute, sottolineando il ruolo che svolge nel mantenerci sempre e comunque in perfetto equilibrio psico-fisico.

Mi sembra logico proporre e consigliare quindi ad ogni individuo che ami o che desideri in qualche modo praticare dell'attività fisica (anche all'aria aperta) e migliorare ogni aspetto della propria vita quotidiana e della propria salute generale, un approccio al movimento fisico di moderata intensità che nel suo insieme possa portare a quello stato di benessere totale tanto ricercato e ad una reale presa di coscienza del movimento e del proprio corpo.