Le Diete Ipocaloriche

(articolo del dott. Rosario Di Martino)


Sommario


[ Introduzione ]-[ Composizione del corpo umano ]-[ Programmi dietetici ]-[ Diete consigliabili ]-[ Effetti delle diete ]-[ Esercizio fisico ]-[ Consigli finali ]-[ Contenuto calorico degli alimenti principali ]-[ BMI ]


Il peso corporeo e' mantenuto costante da alcuni meccanismi omeostatici che si occupano di bilanciare le perdite (metabolismo basale, energia per il lavoro muscolare) e l'introito (con i cibi) di energia.

Il tessuto adiposo, oltre a rappresentare un ammortizzatore e un isolante termico, ha la funzione di conservare il surplus calorico da restituire in caso di prolungato digiuno.

L'uomo primitivo aveva un assoluto bisogno di questo sistema perche' l'alimentazione era molto irregolare. Attualmente, il meccanismo di accumulo ha una importanza molto minore ai fini della sopravvivenza, anzi e' diventato un fattore di rischio perche' l'accumulo in eccesso di tessuto adiposo predispone ad alcune malattie: diabete, malattie cardiovascolari, problemi osteoarticolari ecc.

Spesso l'alimentazione, ai giorni nostri, e' inadeguata qualitativamente e quantitativamente, e porta ad accumulo di tessuto adiposo in quantita' piu' o meno abbondante, fino a gradi estremi di obesita'. Per motivi medici o semplicemente estetici, un numero sempre maggiore di adulti si accosta a programmi per la riduzione del proprio peso corporeo.

Cercheremo ora di delineare alcune linee guida per giudicare l'adeguatezza di questi programmi.

Ai fini della discussione e' opportuno suddividere in tre componenti principali la composizione del corpo umano:

1) Tessuto adiposo

2) Massa magra (minerali, elettroliti, glicogeno,tessuto osseo e muscolare ecc.)

3) Acqua.

I programmi dietetici basati sul digiuno prolungato e sulla forte restrizione calorica sono scientificamente scorretti perche' inducono una piccola riduzione di tessuto adiposo ed una forte perdita delle altre due componenti del peso corporeo. Una restrizione calorica meno intensa (500-1000 kcal al giorno, rispetto alla normale dieta), e' molto meno probabile che crei malnutrizione, e si accompagna di solito ad una maggiore perdita di tessuto adiposo. Aumentando il consumo calorico, con esercizio fisico di intensita' moderata, si ottiene una riduzione di tessuto adiposo con incremento della massa magra, accompagnata nel lungo periodo da una riduzione del peso corporeo e da un miglioramnto dell'indice di massa corporea (body mass index, o BMI).

Il miglior tipo di programma per la perdita del peso in eccesso e' rappresentato dalla associazione di tre componenti: una lieve restrizione calorica, esercizio fisico regolare di tipo dinamico, modificazione delle abitudini alimentari del soggetto.


Ogni programma dimagrante dovrebbe produrre una perdita di peso non superiore a 1 kg alla settimana (a pensarci bene questo corrisponde a 52 kg in un anno!). Facciamo un po' di conti:un grammo di tessuto adiposo (grasso) fornisce 9 kcal. Questo significa che perdere un kg di grasso in una settimana comporta un deficit calorico di 9000 kcal, corrispondenti a (9000/7)=1300 kcalorie al giorno.


Un programma dimagrante accettabile dovrebbe avere le seguenti caratteristiche:

1) Fornire almeno 1200 kcal per un adulto normale, in modo da evitare un incompleto apporto di nutrienti indispensabili all'organismo.

2) Utilizzare alimenti facimente reperibili, ben accettati dal punto di vista organolettico e socio-culturalmente dal soggetto, economici e facili da preparare.

3) Indurre un bilancio calorico negativo non superiore a 500-1000 kcal al giorno, controllando che la riduzione di peso corporeo non superi 1 kg alla settimana.

4) Essere accompagnato da una opportuna modificazione del comportamento del soggetto, che tenda ad eliminare le cattive abitudini alimentari e permetta in seguito un piu' facile mantenimento del peso corporeo raggiunto.

5) Includere un programma di esercizio fisico che comprenda un allenamento da svolgere almeno per 3 giorni alla settimana.

Le sostanze che danno un senso di ripienezza gastrica tolgono effettivamente l'appetito, senza apportare calorie, perche' entrando nello stomaco si rigonfiano di acqua e fanno sentire sazi; pero' non permettono di modificare favorevolmente le abitudini alimentari.

Alcuni preparati a base di erbe contengono sostanze diuretiche, che fanno eliminare molti liquidi e non grassi: danno l'illusione di dimagrire, invece possono facilmente procurare disturbi legati alla disidratazione.

6) Non utilizzare farmaci: ogni tanto entrano nei circuiti commerciali sostanze "miracolose" per perdere peso. Di solito sono farmaci che possono provocare problemi anche seri all'organismo, e comunque creano l'illusione che una "sostanza magica" possa risolvere il problema del sovrappeso; in realta', e' importante ricordarsi che si possono ottenere risultati solo con comportamenti adeguati. In alcuni casi selezionati il medico puo' prescrivere dei farmaci particolari che aiutano l'organismo ad effettuare scelte alimentari piu' corrette: solo questi, su prescrizione medica e tenendo presenti eventuali controindicazioni, possono essere utili per una prima fase di educazione alla corretta alimentazione.


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