Cos'è la medicina dello sport?

(articolo del dott. Rosario Di Martino)

LA MEDICINA DELLO SPORT: SIGNIFICATO ED UTILITA'

Lo sport, visto come estensione della attivita' fisica svolta per finalita' lavorativa o bellica, e' probabilmente antico quanto l'uomo. Il gioco, la sfida, la voglia di sopraffare l'avversario ed imporre il proprio Io hanno rappresentato da sempre la molla per ricercare la maniera di migliorarsi dal punto di vista fisico, di aumentare le proprie forze, di curare i malanni procurati durante le gare.

E' da circa due secoli che per ottenere questi risultati vengono adoperati metodi scientifici: nel 1789 un chimico francese, Lavoisier, utilizzo' un pedalometro per misurare il metabolismo dei gas respiratori durante il riposo e lo sforzo fisico, gettando le basi della Medicina e Fisiologia dello sport.

In seguito sono stati sempre piu' perfezionati i meccanismi di misura dell'attivita' fisica e della performance, di controllo degli effetti acuti e cronici dello sport sull'uomo, della prevenzione e cura dei traumi e delle lesioni da sport, dei mezzi (leciti ed illeciti) per oltrepassare i limiti delle possibilita' degli atleti.

Definizione di Medicina dello Sport

Nel 1912 l'insieme di conoscenze scientifiche riguardanti lo sport ed i suoi riflessi sull'uomo furono riunite in una nuova disciplina: la Medicina dello Sport.

La Medicina dello Sport modernamente intesa comprende quelle nozioni mediche teoriche e pratiche che esaminano l'influenza dello sport, dell'allenamento e della mancanza di esercizio su persone sane o malate di ogni fascia di eta', in modo da ottenere conoscenze utili per la medicina preventiva, per la terapia, per la riabilitazione, e per migliorare la performance dell'atleta stesso.

Secondo questa definizione, quindi, le funzioni della Medicina dello Sport sono:

di medicina preventiva (principale)

di valutazione funzionale

di diagnosi, terapia e riabilitazione

di educazione sanitaria

di ricerca di base ed applicativa.

Classificazione dell' attivita' sportiva

Attualmente le attivita' sportive possono essere suddivise in quattro grandi fasce:

  • sport accessibili a tutti
  • sport riservati a persone sane, anche se portatrici di handicap
  • sport di elevato impegno fisico ed agonistico
  • sport di eccezionale impegno fisico

Ruolo della medicina dello Sport

A ciascuna di queste quattro categorie la Medicina dello Sport si rivolge con finalita' alquanto diverse, pur nell'unicita' degli obiettivi di base.

Per il primo gruppo e' molto importante l'aspetto di prevenzione: prevenzione delle malattie degenerative cardiovascolari ed osteoarticolari, degli effetti negativi dell'invecchiamento, dell'obesita', consigliando a tutti, bambini, adulti, anziani, maschi, femmine il giusto tipo di esercizio fisico, la giusta quantita', l'intensita' e la frequenza ottimali di allenamento, gli accorgimenti di igiene e di dettagli tecnici necessari ad un corretto svolgimento dell'attivita' prescelta.

Per il secondo gruppo, invece, e' essenziale riconoscere lo stato di 'buona salute' del soggetto, che lo renda idoneo allo svolgimento di attivita' sportive anche agonistiche, oltre ad una valutazione indicativa della capacita' funzionale.

Per il terzo gruppo e' importante impostare le basi per portare la performance dell'atleta ai valori piu' alti possibili attraverso lo sviluppo di un ottimale piano di allenamento e di una regolazione scientifica dell'allenamento stesso basata su frequenti controlli strumentali e di laboratorio (calcolo del consumo massimo di ossigeno, dosaggio degli enzimi, dell'acido lattico ecc.). E' altresi' molto importante stare in guardia contro eventuali eccessi di allenamento, per scongiurare il pericolo che un atleta al top diventi un uomo malato.

Il quarto gruppo infine rappresenta la base su cui effettuare ricerche di fisiologia in condizioni estreme, per approfondire lo studio della macchina umana e per raffinare la conoscenza delle strategie utili a migliorarla.

Per quanto riguarda il ruolo curativo e riabilitativo della Medicina dello Sport, questo e' specialmente importante negli atleti di performance medio alta, in cui un precoce riconoscimento di eventuali patologie derivanti dall'attivita' sportiva è premessa indispensabile per una corretta impostazione della terapia e della riabilitazione piu' idonee ad assicurarne il rapido ritorno alle gare, nelle migliori condizioni possibili.

Importante per tutti e' la vocazione di educazione sanitaria che ha la Medicina dello Sport. L'insegnare ad avere un maggiore rispetto per il proprio corpo, ad evitare l'uso di sostanze e di abitudini nocive (fumo, abuso di alcool, droga, sostanze doping...), a rispettare le norme igieniche fondamentali (corretta alimentazione, corretta idratazione, corretto uso di calzature, di accessori e di attrezzi sportivi...), a non superare indiscriminatamente i limiti imposti dal proprio organismo, ad osservare un giusto riposo, a non allenarsi quando non si e' in perfette condizioni di salute: tutto questo puo' portare a ridurre i rischi che sono pur sempre legati all'attivita' sportiva ed a migliorare lo stato di benessere dell'uomo-atleta.

Specializzazioni nell'ambito della Medicina dello Sport

All'interno della Medicina dello Sport globalmente intesa, si sono sviluppate numerose specializzazioni che esprimono i vari punti di vista da cui il medico guarda all'uomo-atleta.

Ritroviamo cosi' la Cardiologia dello Sport, la Dietologia dello Sport, la FIsiologia dello Sport, la Psicologia dello Sport, la Traumatologia dello Sport, la Medicina Subacquea.

Conclusioni

Scopo di questa carrellata introduttiva e' stato quello di presentare gli aspetti piu' importanti di una affascinante branca scientifica quale e' la Medicina dello Sport. E' difficile credere che, per fare sport, sia necessario ricorrere al medico: sembrerebbe una contraddizione!

Ma abbiamo visto quali sono i compiti del medico sportivo: indirizzare verso un adeguato sport, dopo aver escluso con ragionevole certezza la presenza di controindicazioni e di fattori di rischio che sono talora presenti in forma silente; valutare i progressi che l'allenamento svolto produce in termini di miglioramento della forma fisica; consigliare adeguati piani di allenamento per ottenere i migliori risultati in rapporto al tempo dedicato allo sport ed alle proprie caratteristiche fisiche; indicare programmi dietetici idonei al raggiungimento ed al mantenimento del peso-forma; evidenziare l'eventuale comparsa di atlopatie e predisporre i piu' idonei rimedi; indicare tipo e modi di attivita' sportiva anche in presenza di eventuali patologie (ipertensione arteriosa, obesita', cardiopatie, diabete, asma, ecc.).

Quindi Medicina dello Sport, ma soprattutto SPORT, perche' si e' sani, per rimanerlo il piu' a lungo possibile, o per sentirsi meglio se gia' c'e' qualche acciacco...

D'altra parte, non bisogna dimenticare che la legislazione italiana prevede che chiunque si dedichi ad attivita' sportive agonistiche debba sottoporsi, con periodicita' annuale o biennale a seconda del tipo di sport, ad una visita medica di idoneita' effettuata da un medico specialista

Anche chi svolge attivita' fisica non agonistica, a livello amatoriale, dovrebbe munirsi di certificato di idoneita' generica rilasciato dal proprio medico curante., possibilmente dopo aver eseguito almeno un elettrocardiogramma con visita cardiologica.

E' evidente l'importanza di attenersi scrupolosamente a queste prescrizioni, per essere piu' tranquilli sul proprio stato di salute e per prevenire per quanto possibile brutte sorprese che, purtroppo, a volte capitano a chi si sottopone ad importanti sforzi fisici. Non dobbiamo dimenticare gli esempi di atleti deceduti improvvisamente durante o subito dopo un allenamento o una gara, e che spesso erano portatori di malattie di cui non erano a conoscenza perche' non davano sintomi, ma che potevano essere diagnosticate in tempo con una accurata visita medica. Certo, rimane sempre una quota di imprevedibilita' in simili eventi, ma sicuramente la superficialità' non aiuta a ridurne la frequenza.

A questo proposito, dobbiamo purtroppo constatare che in Puglia sono numerosi gli atleti che, vuoi per mancanza di strutture adeguate a cui rivolgersi, vuoi per negligenza propria e degli allenatori e dirigenti, non si sottopongono alle prescritte visite periodiche di idoneita'. Secondo recenti statistiche, solo il 50% circa degli atleti e' in regola con la certificazione medica, nonostante ripetuti appelli in tal senso rivolti alle societa' sportive, anche da parte dell'Assessorato Regionale allo Sport.

E' importante prendere coscienza di questi problemi, ed agire di conseguenza affinche' il benessere psico-fisico procurato dallo Sport venga protetto e conservato il piu' a lungo possibile.