INTERVISTA ESCLUSIVA A BRIAN JOHNSTON Presidente di IART e autore di "Prescribed Exercise" e "Apex"

(articolo di Roberto Rillo)



Quello che vedete è Mr. Brian Johnston, presidente di IART e autore di numerosi libri tra i quali "prescribed exercise" Le foto di mr. Brian sono tratte da "apex", un altro dei suoi libri, a testimonianza dei risultati certo non eclatanti ma molto dignitosi, ottenuti con un approccio scientifico ed analitico delle varie questioni, intelligenti strategie di allenamento e di alimentazione e un approccio completamente natural.

Quella che segue è una intervista esclusiva che sono riuscito a strappare al sig. Brian Johnston.
Devo dire che è stata una discreta fatica, poiché il presidente di IART pur essendo una persona disponibile e professionale, si concede molto poco ed è estremamente suscettibile. Basta perciò una parola in più o una frase non chiara che il nostro amico si irrita immediatamente. La curiosità impenitente unita al mio inglese alla Toro Seduto, hanno infatti creato qualche momento di tensione che rischiava di far naufragare l'intervista. Alla fine però l'intervista è stata conclusa con successo e ritengo che quanto riportato possa essere di estremo interesse.  

Buona lettura! 


L'intervista


D. conosce qualche tecnico italiano dell'ambiente bb, la cui fama sia arrivata oltre oceano, tanto per fare dei nomi Giovanni Cianti, Claudio Tozzi, Emilio They.

R. non conosco nessuna di queste persone e occupo già molta parte del mio tempo per relazionarmi con i tecnici americani e canadesi.

D. chi ritiene essere stato il più grande campione di bb di tutti i tempi?

R. ci sono differenti ragioni per cui differenti campioni possono essere considerati i più grandi. Lee Haney ha vinto il maggior numero di titoli come mr. Olympia. Arnold Schwarzenegger ha portato il bb alla ribalta e lo ha reso popolare, è stato anche il primo campione che qualunque persona comune ha come riferimento quando si pensa ad un culturista. Dorian Yates ha dimostrato che ci si può allenare più a lungo di quanto la maggior parte dei campioni avesse fatto e ha anche vinto molti titoli. Mentzer anche se non ha mai vinto l'Olympia ha indirizzato la gente sulla giusta direzione proponendo un lavoro più duro ma in poche serie e minore frequenza. Su questo ha influenzato anche Yates che è il suo migliore allievo. Sergio Oliva probabilmente aveva le migliori proporzioni degli Olympia di tutti i tempi e la migliore genetica in assoluto. Come risultato io indico tutti questi i migliori campioni e ognuno per le sue specifiche ragioni.

D. visitando il sito di IART ho visto che recentemente avete conferito onoreficenze a personaggi quali Richard Winett, Clarence Bass e Stuart Mc Robert. Mi sembra strano premiare queste persone che hanno metodi di allenamento abbastanza diversi da quelli che sostiene IART. Forse è semplicemente una politica di public relation?

R. le onoreficenze che IART assegna, non sono premi in se stessi. Noi presentiamo queste persone e molte altre per la loro vita dedicata ad un lavoro focalizzato su un modo di pensare logico e indirizzato alla scienza dell'esercizio. Nessuno di noi è completamente d'accordo su quello che dicono gli altri su un dato argomento, per cui la cosa importante è focalizzare su quanto di buono c'è lasciando da parte quello che noi pensiamo essere negativo o errato. Tornando alle persone citate, queste tre persone hanno dato più buone informazioni di quanto abbia potuto fare tutta la pessima informazione delle riviste.

D. posso essere d'accordo con lei su Richard Winett e Clarence Bass, due tecnici e atleti che stimo molto e che da sempre giustificano scientificamente e dimostrano in prima persona ogni loro metodo, ma non riesco a condividere la stessa opinione per quanto riguarda Stuart. Questo signore partendo da una analisi peraltro già fatta da Mentzer e Jones, propone poi metodi di allenamento risalenti a J.C.Hise e agli anni '30, senza dare alcuna spiegazione scientifica né alcun segno tangibile dei risultati raggiunti da lui stesso; parla di hard gainers e propone obiettivi da strongmen. Ignora la scienza dell'esercizio e dell'alimentazione. Insomma a me sembra un personaggio bluff.

R. su Stuart posso solo dire che il suo allenamento è almeno più razionale di quello che uno può leggere sulle riviste, così alla fine comunque aiuta le persone ad andare nella giusta direzione. La sua filosofia non è ideale per tutti, ma solo per alcuni. Questo può essere detto di chiunque come lui si ponga in una posizione di "autorevolezza". Per quanto riguarda le sue tecniche di allenamento, egli ultimamente ha cambiato opinione. Da quando gli ho mandato una copia del mio libro "Apex" circa un anno fa, egli ha cambiato i suoi consigli sulla sua rivista Hard Gainer. Egli ora promuove metodi diversi di allenamento orientati sull'aumento muscolare piuttosto che la forza. Facendo questo ha finalmente capito che c'è una differenza tra allenamento per la forza e allenamento per la massa. Egli ora propone un po' più di volume e in particolare una maggiore frequenza con l'introduzione anche di esercizi di isolamento. Tutto ciò lo ritengo un po' semplicistico ma c'è comunque del vero nonostante le inevitabili limitazioni. Tutti possiamo imparare qualcosa e riservarci il diritto di ristabilire il nostro punto di vista.

D. il Bollettino che ospita questa sua intervista è orientato all'allenamento HIT e ai dettami di uno dei suoi maggiori teorici e praticanti, il dr. Ken Leistner. Cosa ne pensa?

R. Ken Leistner è un gentleman che ha fatto parecchi tentativi per aiutare ed educare la gente riguardo i metodi razionali di allenamento della forza. E' uno dei pochi dell'ambiente che mi piace. Ha anche contribuito con un suo capitolo nel libro edito da IART "maximize your training" dove non potendo realmente definire cosa è l'HIT ne ha descritto la sua filosofia. Sebbene ogni concetto possa essere definito dal dizionario, HIT non può invece esserlo. La ragione è che questo metodo (se di metodo si tratta) ha differenti significati per tutte le persone che si considerano HITers. Il punto di partenza è che tutti i programmi di esercizi sono la stessa cosa. Tutti sono soggetti agli stessi principi di volume, frequenza, intensità, sovraccarico, SAID, ecc. Quello che differenzia il mio programma di allenamento dagli altri è la misurazione di questi principi. La mia intensità può essere superiore, inferiore o uguale, volume e frequenza possono essere differenti così come i miei obiettivi e la mia tolleranza allo stress. In base al principio di Individualismo (concetto filosofico) sebbene i programmi siano gli stessi, i risultati sono differenti da persona a persona e di conseguenza la loro misurazione. Per queste ragioni non riconosco il termine HIT poiché letteralmente non ha significato. Nessuno, nemmeno Leistner (dopo quasi 40 anni di lavoro nel settore) può definire il termine HIT. Nessuno può definire il termine "allenamento di volume". Sono tutti termini vaghi e nebulosi che significano cose diverse a seconda delle persone che li usano e andrebbero evitati. Quello che abbiamo si chiama scienza dell'esercizio basata su principi generali che interessano tutti, che possono essere misurati e aggiustati alle singole esigenze, capacità e necessità di ognuno di noi. Quello che IART promuove è il concetto di "prescribed exercise" cioè dell'esercizio adatto ad ognuno di noi e che ognuno di noi senza le catene dell'ignoranza sarà in grado di scegliere. E' una filosofia di allenamento aperta che contempla tutte le forme di esercizio indipendentemente dall'etichetta che gli si vuole dare, HIT, volume, periodizzazione, etc.

D. parliamo allora dei suoi libri, ritiene che possano essere considerati validi manuali anche per l'autodidatta o sono solo testi per conseguire i brevetti di istruttore che IART rilascia?

R. i libri che noi vendiamo interessano vari aspetti dell'allenamento di resistenza con i pesi. Quello che non va dimenticato è che chiunque prenda un brevetto di istruttore è comunque una persona che si allena, che allena prima di tutto se stesso. Conseguentemente il nodo della questione è scoprire cosa è ideale per se stessi come praticanti e analogamente a scoprire cosa è ideale per il cliente come istruttori. Più della metà delle persone alle quali vendiamo i nostri libri e rilasciamo i brevetti, non sono istruttori professionisti. Sono semplicemente persone che vogliono imparare di più ad usare gli strumenti analitici che noi presentiamo nei libri. Strumenti analitici che consentono di capire i bisogni individuali, le abilità, le limitazioni, gli obiettivi, ecc.

D. leggendo i suoi libri, in particolare "prescribed exercise" e "apex" dopo una accuratissima analisi degli strumenti estesa su circa 600 pagine complessive, ho comunque l'impressione che lei non dia alla fine reali soluzioni o fornisca degli esempi iniziali cui attenersi ad esempio di scheda o di dieta. Questo perché secondo lei è in contraddizione con il suo metodo o perché alla fine occorre comunque rivolgersi a IART per una consulenza personalizzata a pagamento?

R. personalmente non fornisco molte consulenze a pagamento. I libri sono indirizzati a poche importanti cose. Primo, diamo uno sguardo ai vari problemi inerenti la maggior parte dei programmi di allenamento e alla moltitudine di fattori che vanno scoperti per trovare l'esercizio ideale da prescrivere. Secondo, forniamo gli strumenti che vanno utilizzati per intonare perfettamente l'allenamento alle esigenze individuali. Fornire schemi o schede è l'antitesi di questo procedimento che si chiama Individualismo. Se una persona a questo punto non è in grado di sapere dove andrà a finire con un dato programma di allenamento, nessun libro o nessuno altro potrà mai aiutarlo. Se questa persona non è in grado di sapere cosa è ideale per lui come può pretendere che glielo dicano un libro, IART o io stesso?

D. ho comunque l'impressione che da un po' di tempo a questa parte nell'ambiente siano diventati tutti filosofi. Si scrivono pagine e pagine di filosofia e non ci si spreca a dare una indicazione seppure di massima su una scheda o sugli esercizi da eseguire.

R. qual è il punto? Non capisce la filosofia? Questo è un suo problema!

D. su "apex" lei spende molte pagine per parlare dell'incremento della massa muscolare attraverso l'allenamento, ma nella sezione dedicata all'alimentazione, non parla di come fare attraverso essa per ottenere massa muscolare o per mantenere quella esistente. Parla invece diffusamente del modo per perdere grasso? Non ritiene tale aspetto una mancanza, dal momento che l'obiettivo principale di chi si avvicina al bb è quello di aumentare i muscoli?

R. fornisco esattamente tali indicazioni; alla fine del ciclo blitz che comporta un sensibile incremento di volume di allenamento, alimentazione e supplementazione, si ritorna ad un periodo off-season. Il difficile è aumentare la massa muscolare non mantenerla. Per quanto riguarda le strategie per la perdita del grasso, esse sono di gran lunga più importanti al fine dell'aspetto, di quanto lo siano quelle per aumentare genericamente di massa. Aggiungere 10 libbre di muscoli e conseguentemente anche molto grasso non altera l'aspetto complessivo della persona. Ma se questa persona mantiene la sua massa muscolare riducendo nel contempo sensibilmente la percentuale di grasso, il suo aspetto sarà drammaticamente diverso.

D. come mai nei suoi libri non menziona la questione dell'innalzamento naturale del testosterone a seguito dei grandi esercizi multiarticolari anabolici e dello squat stile rest pause, così come promuove invece Stuart e la scuola HIT?

R. la questione è di nessuna importanza. Ammesso che ci sia un innalzamento del testosterone, questo è talmente lieve da non essere sufficiente a produrre cambiamenti nel fisico. Perfino gli steroidi, se presi in minima quantità, non sono in grado di alterare il metabolismo e cambiare significativamente il nostro corpo. Non credo poi ci sia nessuna prova scientifica condotta da chicchesia che dimostri un innalzamento del testosterone endogeno superiore con lo squat piuttosto che col leg press o un altro esercizio. È qui che sta la grande differenza tra quello che pensiamo o ipotiziamo e quello che è reale.

D. perché nei suoi libri non menziona della miogenesi delle fibre bianche che verrebbero attivate con idonea tecnica di allenamento, argomento di grande interesse per alcuni tecnici?

R. quale è il punto? O la miogenesi esiste, e se esiste funziona o non esiste, e se non esiste è inutile parlarne!

D. mi sembra di capire che sia lei che IART non promuovete particolarmente l'uso dei supplementi, addirittura avete pubblicato un libro "scandalo" sulle rinomate whey protein. Perché allora su "apex" lei indica una considerevole quantità di supplementi?

R. su "apex" io appoggio l'uso dei supplementi solamente durante dei brevi periodi di blitz nel corso dei quali l'allenamento è particolarmente intenso e occorre assicurare e assistere le capacità di recupero.

D. quale è il più grosso errore dei praticanti di bb che vogliono aumentare la massa muscolare?

R. essi si concentrano troppo sull'aumento della forza, credendo che ci sia un aumento automatico nei muscoli col continuo aumento dei pesi sollevati. Il problema è che se loro continuano a sollevare pesi negli stessi esercizi, il corpo si abituerà a questi esercizi producendo un adattamento che non sarà un aumento della forza ma meramente un aumento dell'abilità a sollevare pesi. Questo è un aspetto neurologico basilare che la maggior parte dei paraticanti sembra ignorare del tutto. Ci sono invece metodi e approcci che possono ottimizzare sia l'aumento della forza, per finalità di powerlifting, che l'aumento della massa muscolare per finalità bb.

D. quali sono invece le cose più importanti da sapere per chi si avvicina al bb?

R. strategie e ciclizzazione dell'allenamento. Per quanto riguarda le strategie è vitale che si usino metodi che il corpo non è abituato ad usare. Aumentare la massa muscolare è innaturale e in contraddizione con l'evoluzione e la sopravvivenza. Occorre perciò costringere l'organismo forzandolo per indurre un cambiamento metabolico. La forzatura deve essere così grande e intensa che l'organismo non può fare altro che crescere. Il problema però è che questo sforzo non sia così così grande da uccidere o da non poter essere sopportato per un idoneo periodo di tempo.

D. quale è il suo consiglio per un giovane praticante che vuole diventare muscoloso?

R. la genetica determina quanto grossa può diventare una persona, così come la qualità dell'allenamento e dell'alimentazione. Prima di tutto deve educarsi alla scienza dell'esercizio focalizzando l'attenzione sui propri schemi di allenamento e su quello che funziona per lui. Poi deve lasciare gli steroidi come ultima risorsa. Ogni cosa negativa fatta nella vita, dall'allenarsi troppo all'assumere droghe, avrà una influenza su quanto a lungo e in salute si potrà vivere. Questo sembra non importante a 18 anni ma lo diventa enormemente a 30, 40 o 50 quando tra l'altro la maggior parte dei giovani praticanti di bb ha già smesso di allenarsi. Diventare grossi ad ogni costo (assumendo droghe o ingrassando) non solo è una pratica non salutare ma è anche una pratica che rende non sessualmente desiderabili. Uomini e donne alla fine preferiscono di più un corpo magro e atletico che un corpo grosso.

Infine nella vita c'è di più che sollevare solo i pesi e quello che potete fare con la vostra genetica, allenandovi e mangiando con intelligenza vi farà mantenere una prospettiva di vita mentale e fisica sempre ben bilanciata.


Per gentile concessione di Roberto Rillo (www.hist.cjb.net)