Clenbuterolo

(articolo del Dott. Giuseppe Sfuncia)

 

IMPORTANTE: sono fermamente contrario all'uso delle sostanze dopanti sia come atleta che come medico e sosterrò sempre la naturale e sana pratica del culturismo all'insegna del rispetto della salute e amore per la vita. La promozione di questi argomenti intende rappresentare una rigorosa informazione scientifica sul doping

" tumore" di tutti gli sport, per offrire un servizio ai lettori anche al fine di rendere noti i terribili danni alla salute che questo "tumore" può comportare.

C'è chi lo propina come ottimo fat-burner, considerandolo un integratore ma in realtà è uno tra i farmaci dopanti più pericolosi. Ultimamente è largamente utilizzato nel mondo del bodybuilding da tanti "atleti" incoscienti che pur di sciogliere un pò di grasso e recuperare massa magra, bruciano la loro vita...


Nella tabella dei farmaci anabolizzanti c'è incluso anche il clenbuterolo, che pur non essendo uno steroide possiede effetti anabolici. Anche se è utilizzato spesso più per gli effetti lipolitici che anabolici.

Il CLENBUTEROLO è un beta2-antagonista adrenergico è un farmaco del tipo simpaticomimetico che produce una azione stimolante periferica sulla muscolatura liscia, una eccitazione della funzione cardiaca ed azioni di tipo metabolico ed endocrino.

L'uso terapeutico di questi prodotti risiede nella capacità di produrre un rilassamento della muscolatura liscia. I beta2-antagonisti sono infatti utilizzati prevalentemente come broncodilatatori, per la prevenzione ed il trattamento dei sintomi derivanti da esercizi che provocano l'asma e per il rilassamento dell'utero in caso di parto prematuro.

Gli effetti anabolici del clenbuterolo sono utilizzati nella prevenzione dell'atrofia muscolare, per l'aumento della massa magra del corpo e per la diminuzione dei grassi. I beta2-antagonisti sono stati studiati estensivamente negli animali allo scopo di aumentarne la massa magra diminuendone la grassa per migliorarne le caratteristiche alimentari! Il clenbuterolo è un beta2-antagonista in grado di influenzare la crescita con effetti centrali e periferici. Questi effetti includono un aumento della contrattilità e del battito cardiaco, un aumento della glicogenolisi epatica e muscolare, la liberazione di acidi grassi liberi ed un aumento del rilascio dell'ormone pituitario.

Gli effetti centrali provocati da questa tipologia di farmaci includono la stimolazione respiratoria, l'aumento dei riflessi e la diminuzione dell'appetito. I potenti effetti ergogenici del clenbuterolo derivano dalle caratteristiche simpaticomimetiche di questo farmaco. Sono da rilevare l'aumento della lipolisi e la diminuzione della lipogenesi che possono assumere aspetti drammatici nei trattamenti cronici con beta2-antagonisti. Questi processi biochimici aumentano la disponibilità di grassi destinati alla produzione di energia, è presumibile quindi, almeno dal punto di vista prettamente teorico, un aumento della resistenza. Altresì si verifica inoltre un aumento della glicogenolisi epatica (che produce una maggior quantità di carboidrati disponibili), un aumento della disponibilità di sangue nei muscoli scheletrici ed un aumento della capacità di distribuzione del sistema periferico. L'anabolismo proteico è stato forse la scoperta più importante associata alla somministrazione di clenbuterolo. Il meccanismo cellulare proposto per il controllo del metabolismo proteico implica un aumento del trasporto di calcio, un aumento dell' cAMP ed una attivazione della protein-chinasi. Ambedue i meccanismi, diretto (rilascio di insulina, aumento del flusso di sangue periferico, rilascio del GH ) ed indiretto ( modulazione del turnover delle proteine, attività contrattile) possono partecipare al processo di ipertrofia.

Numerosi studi sull'efficienza ergogenica sono stati condotti su animali, inoltre studi sugli esseri umani sono stati iniziati in concomitanza del suo uso per la terapia dell'obesità. Effetti anabolizzanti nei ratti sono stati riscontrati con un aumento del 10 – 20% della massa muscolare dopo 1 – 2 settimane di somministrazione. La somministrazione di beta 2 antagonisti sembra promuovere l'ipertrofia muscolare che può variare, negli animali, dal 10 al 50%.

Le ultime ricerche lasciano supporre che il clenbuterolo espleti prevalentemente i suoi effetti anabolizzanti proteici attraverso una diminuzione del catabolismo proteico associato ad un lieve aumento della sintesi proteica.

Gli effetti collaterali del clenbuterolo sono simili a quelli di tutti i beta2-antagonisti. Tremore, tachicardia, ansietà, palpitazioni, mal di testa, anoressia ed insonnia sono i sintomi più comuni. Altri notevoli effetti collaterali comprendono ipertrofia del muscolo cardiaco, aritmia e l'infarto del miocardio.