Composizione Corporea: Come valutarla

Lo studio della composizione corporea ha assunto nel tempo una rilevante importanza sia nel contesto clinico che sportivo.
Sempre più professionisti si sono accorti che la mera valutazione del peso piuttosto che dell' Indice di Massa Corporea (IMC) risultava oltre che superficiale fortemente fuorviante, decontestualizzando le modificazioni corporee e quindi impedendo la corretta valutazione dell'efficacia di piani dietetici, terapeutici o allenanti.
Gap che diventava particolarmente più intenso in particolari categorie di utenti come gli sportivi, gli adolescenti e gli anziani, nei quali la possibilità di caratterizzare le modificazioni della composizione corporea costituiva parte integrante dell'approccio diagnostico e terapeutico.
Per questo motivo si sono nel tempo evolute tecniche differenti, oggi anche non invasive, in grado di offrire con differente precisione e dettaglio un idea più precisa dei compartimenti corporei.

Le principali tecniche di valutazione della composizione corporea in vivo

Tralasciando l'analisi autoptica, che costituisce per eccellenza la modalità più precisa per lo studio della composizione corporea, sono a disposizione del professionista oggi una serie di metodiche non invasive utilizzabili in vivo, anche nel proprio ambulatorio.
Di seguito verranno riportate in sintesi alcune metodiche, che verranno successivamente approfondite in una serie di articoli dedicati.

Plicometria

Costituisce sicuramente il metodo più comunemente utilizzato sia nella pratica clinica che in quella sportiva nella valutazione del grasso corporeo.
PlicometriaSi tratta di un approccio di studio bicompartimentale, ossia utile a suddividere grossolanamente il peso corporeo in due compartimenti rispettivamente definiti massa grassa e massa magra.
La tecnica si avvale dell'utilizzo di un piccolo calibro a molla definito plicometro con il quale è possibile misurare lo spessore di specifiche pliche cutanee.
La plica cutanea rappresenta lo spessore del tessuto adiposo sottocutaneo misurato in specifici punti di repere.
L'intera tecnica si basa sul presupposto che il grasso sottocutaneo rappresenti una frazione costante del grasso corporeo totale, stimabile pertanto attraverso specifiche equazioni matematiche.
La plicometria è un tecnica molto valida, poco costosa e non invasiva.
I principali limiti sono legati all'esperienza ed alla pratica dell'operatore ed all'errore evidentemente rappresentato dalle stime di valutazione del grasso corporeo totale.

Bioimpedenziometria

Tecnica di valutazione della composizione corporea basata sullo studio della diversa conducibilità elettrica dei tessuti attraversati da una debolissima corrente elettrica alternata.
Tralasciando in questo momento i dati tecnici, attraverso l'applicazione di elettrodi sull'estremità degli arti omolaterali, lo strumento è in grado di rilevare l'impedenza corporea, strettamente correlata al contenuto di liquidi corporei, definito Total Body Water.
Questo tipo di metodica pertanto consente di effettuare un attenta valutazione del contenuto idrico del corpo ed una stima, sulla base di specifici algoritmi, dei tessuti corporei quali massa magra e massa grassa.
Le diverse informazioni reperibili attraverso l'uso di questo strumento permettono una valutazione della composizione corporea di tipo multicompartimentale.
La tecnica è sicura e non invasiva, richiede tuttavia strumenti adeguati ed una buona capacità interpretativa dei dati da parte dell'operatore.

bioimpedenziometria

Adipometria

Si tratta di una recente novità introdotta tra le tecniche di valutazione delle composizione corporea che sfrutta la capacità degli ultrasuoni di generare un immagine dei tessuti attraversati.
In generale questo tipo di tecnica è impiegata nella valutazione dello spessore del tessuto adiposo sottocutaneo, nella valutazione della qualità del tessuto adiposo sottocutaneo, nella valutazione degli spessori muscolari.
Oltre a dati strettamente quantitativi, l'adipometria è una tecnica importante soprattutto per le informazioni di natura qualitativa, permettendo ad esempio di distinguere adeguatamente il tessuto adiposo sottocutaneo superficiale da un tessuto adiposo sottocutaneo profondo, consentendo pertanto al professionista di intraprendere strategie nutrizionali adeguate.
La possibilità inoltre di effettuare monitoraggi area-specifici, consente all'operatore di osservare variazioni distrettuali o seguire ad esempio variazioni nelle adiposità localizzate.
L'adipometria è una tecnica rapida e non invasiva, ma strettamente operatore dipendente.

Adipometria

Densitometria corporea

Tecnica di valutazione della composizione corporea che consente di distinguere la massa magra dalla massa grassa in base alla differente densità dei tessuti (1,1 kg/lt per il tessuto muscolare e 0,9 kg/lt per il grasso).
Densitometria corporeaLa tecnica si avvale generalmente della pesata idrostatica, ossia di una pesata dapprima in aria e successivamente in acqua.
Sfruttando il principio di Archimede si ottengono dati relativamente alla quantità di massa grassa e massa magra presenti nel soggetto.
Oggi è possibile utilizzare strumenti più moderni, noti come pletismografi ad aria, che piuttosto cha valutare il volume di acqua spostato valutano quello di aria all'interno di una camera chiusa.
E'una tecnica molto precisa e costituisce un gold standard nello studio della composizione corporea.

Diluizione isotopica

Tecnica ormai poco utilizzata per l'elevatissima laboriosità.
Si somministra al paziente del deuterio e successivamente si raccolgono periodicamente campioni di sangue, saliva ed urina.
Sulla base dei dati registrati e partendo dall'assunto che la massa magra presenti uno stato di idratazione costante pari al 73%, questa tecnica, misurando adeguatamente la Total Body Water, consente di stimare con buona accuratezza la massa magra.

Risonanza magnetica

La risonanza magnetica è una tecnica di imaging che stima il volume piuttosto che la massa del tessuto adiposo.
Risonanza magneticaDifatti analizzando l'assorbimento e l'emissione di energia nello spettro elettromagnetico, la tecnica produce delle immagini identificative della situazione clinica del paziente.
Il principale vantaggio sta nella possibilità di un attenta valutazione delle adiposità distrettuali e del tessuto adiposo viscerale, mentre da migliorare è sicuramente la standardizzazione quantitativa.
E' una tecnica poco invasiva ma che richiede strumenti ed ambiente di un certo livello.

DEXA

L'assorbimetria a raggi x a doppia energia costituisce una delle metodiche gold standard nella valutazione della composizione corporea.
DexaIl doppio raggio fotonico a diversa energia attraversa i tessuti subendo variazioni di intensità a seconda dei fenomeni di interazioni atomica tessuto dipendenti.
Dal rapporti tra i valori di attenuazione è possibile, mediante opportune formule, distinguere i vari tipi di tessuti, effettuare valutazioni quantitative e soprattutto ottenere un immagine molto dettagliata della propria composizione corporea.
E' una metodica invasiva data la presenza di raggi X e richiede strumenti difficilmente presenti in un ambulatorio di nutrizione.
L'irradiazione tra l'altro costituisce una seria controindicazione in molti casi.