Farina di Avena
Introduzione
Da anni ormai le maggiori agenzie internazionali di salute pubblica, compresa l'Organizzazione Mondiale della Sanità, suggeriscono il consumo di cereali e farine integrali al posto delle classiche farine raffinate.
Studi epidemiologici infatti dimostrano come l'uso quotidiano di prodotti meno raffinati possa associarsi, soprattutto nelle fasce di età più vulnerabili come l'adolescenza, ad una sensibile riduzione del rischio di sovrappeso ed obesità.
L'utilità preventiva dei prodotti integrali è stata ulteriormente ribadita da massimi esperti del settore, i quali, dopo aver attentamente osservato intere popolazioni nel tempo, hanno sottolineato le proprietà preventive di questi prodotti anche nei confronti di patologie metaboliche come le dislipidemie, il diabete e le patologie cardiovascolari.
In questo scenario, quindi, si sono inseriti negli ultimi anni cereali alternativi al grano, la cui composizione nutrizionale, conferisce ai prodotti derivati caratteristiche chimico-fisiche più vantaggiose.
Un esempio classico è proprio costituito dall'avena.
Informazioni nutrizionali
L'Avena (Avena Sativa) è da sempre identificata come un cereale integrale, per la presenza nei vari prodotti derivati, sia dell'endosperma che del germe, ed in alcuni casi anche della crusca.
Rispetto a cereali solitamente più utilizzati come il grano, l'avena presenta delle caratteristiche chimico-fisiche e nutrizionali tipiche, soprattutto a carico della componente fibrosa.
Cellulosa, arabinoxilani, fibre solubili come il Beta-glucano, alte concentrazioni di proteine e grassi insaturi, tra i quali anche gli acidi grassi della serie Omega 6, sono solo alcuni dei principali componenti nutrizionalmente attivi, che distinguono l'avena dagli altri cereali.
Ai suddetti si aggiunge inoltre un cospicuo pull di antiossidanti costituito da tocoferoli, tocotrienoli, composti fenolici, acido fitico, steroli e flavonoidi in grado di resistere al trattamento termico e pertanto efficaci nel proteggere l'organismo dall'azione lesiva delle specie reattive dell'ossigeno.
La farina d'avena invece è un prodotto derivato da questo cereale la cui composizione chimica varia sensibilmente a seconda del tipo di macinazione e lavorazione che subisce il cereale.
Nella tabella le caratteristiche nutrizionali della farina di avena non integrale (DATI INRAN).
I vantaggi
Nonostante l'avena venga nella maggior parte dei casi ben tollerata anche dai soggetti celiaci, sarebbe opportuno ricordare come questo cereale e chiaramente i prodotti derivati, data la presenza di avenina, proteina strutturalmente correlata al glutine, non siano adatti ad una dieta Gluten Free.
Al contrario diversi studi sembrano concordi nel ritenere utile la sostituzione della farina di grano raffinata con quella di avena.
Tale sostituzione si sarebbe infatti dimostrata efficace nel:
- Ridurre le concentrazioni ematiche di colesterolo totale ed LDL;
- Ridurre le concentrazioni ematiche di trigliceridi;
- Ridurre il girovita in giovani pazienti adolescenti affetti da obesità;
- Migliorare il profilo glicemico, grazie anche al vantaggioso carico glicemico dell'avena;
- Prevenire l'insorgenza di complicanze metaboliche e cardiovascolari.
Tutte le suddette attività sarebbero da rapportare alla presenza di molecole biologicamente attive oltre che alla particolare composizione nutrizionale soprattutto a carico di proteine e grassi.
Farina di avena tra usi gastronomici e dermatologici
La particolare composizione chimica della farina di avena, non la rende particolarmente adatta alla produzione di prodotti lievitati, per i quali solitamente si provvede a miscelare la farina di avena con altre più adatte come quella di frumento.
Da questa miscela è possibile ottenere, anche con un certa semplicità, prodotti da forno di ogni tipo, con caratteristiche organolettiche apprezzabili e soprattutto con proprietà nutrizionali vantaggiose.
La farina ed i fiocchi di avena sono tuttavia utilizzati anche come “addensanti” per la preparazione di una zuppa per la prima colazione, nota come porridge, particolarmente utilizzata in Europa settentrionale.
Molti studi dimostrano l'utilità del porridge nel migliorare e riequilibrare il profilo ematochimico di trigliceridi, colesterolo e zuccheri.
Ma la farina d'avena colloidale, proprio per la presenza di composti fenolici, acidi grassi polinsaturi, fibre e beta-glucani è impiegata con successo in ambito dermatologico.
Bagni d'avena, creme per il corpo e per il viso, shampoo e prodotti destinati all'igiene intima sono solo alcuni dei principali utilizzi dermatologici dell'avena.
Diversi studi dimostrano infatti come l'uso periodico di questi prodotti possa indurre un'apprezzabile azione antinfiammatoria cutanea, caratterizzata dalla riduzione dell'espressione di citochine infiammatorie e soprattutto da un miglioramento visivo della cute trattata.
Per questo motivo la farina di avena viene impiegata con successo:
- Come rimedio anti-prurito;
- Nel trattamento della dermatite atopica;
- Nel trattamento dell'acne;
- Come rimedio antifungino;
- Come reidratante ed emolliente.
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