Melograno | Principi Attivi, Proprietà, Salute

Introduzione

Il Melograno, scientificamente noto come Punica granatum, è una pianta longeva particolarmente resistente  alla siccità, tanto da poter crescere spontaneamente in territori aridi e semiaridi, come i paesi del mediterraneo e del maghrebino.

Gli alberi di Melograno possono tranquillamente crescere fino ai 30 piedi di altezza (circa 9 metri), mentre le foglie strette ed oblunghe lasciano trasparire fiori rosa-arancio.

Aldilà della piacevole apparenza, il Melograno è noto in tutto il mondo oramai da diversi secoli per i suoi frutti commestibili, di forma vagamente esagonale arrotondata, larghi circa 5-10 centimetri e ricoperti da una spessa buccia che circonda circa 600 piccole bacche definite arilli, contenitori dei semi.

Utilizzato già dagli antichi egizi per le spiccate attività antinfiammatorie e lenitive, il frutto del Melograno è una vera e propria panacea, grazie ai suoi numerosissimi principi attivi contenuti in ogni parte della pianta.

Principi Attivi

Come accennato, il Melograno costituisce una riserva preziosa di elementi fitoterapici.

A tal proposito:

  • Dalla corteccia e dalle radici è possibile estrarre una serie di elementi definiti alcaolidi, noti in medicina tradizionale per l'attività antiparassitaria e vermifuga.
    La medicina moderna ha invece attribuito a questi composti proprietà biologiche più nobili, legate per lo più alla capacità di riprogrammare l'espressione genica e controllare l'attività cellulare;
  • Dal seme, invece, è possibile estrarre un olio (olio di melograno) costituito per lo più da acido punicico (acido grasso coniugato a 18 atomi di carbonio) e da altre molecole appartenenti alla vasta categoria dei fitoestrogeni, anch'esse dotate di attività biologica, e da steroli vegetali.
  • Dal succo e dalla scorza, invece, è possibile estrarre gran parte dei principi attivi che hanno reso celebre questa pianta.

Oltre chiaramente agli zuccheri semplici - quali fruttosio, saccarosio e glucosio - dall'estratto dei frutti di melograno è possibile ottenere vitamina C, acido citrico, acido fumarico, acido malico, aminoacidi in piccole quantità e Sali minerali.

Aldilà di quanto finora esposto, le grandi potenzialità biologiche del Melograno sarebbero tuttavia legate alla presenza - nel succo e nella buccia - di polifenoli, in particolare tannini e flavonoidi. Tra questi, sicuramente quelli dotati di maggiori potenzialità antiossidanti sarebbero l'acido gallico, l'acido ellagico, utilizzato in chirurgia plastica per garantire la sopravvivenza del lembo cutaneo, e chiaramente gli antociani, che tra l'altro donano il classico colore rosso a questo tipo di frutta.

Le concentrazioni dei suddetti nutrienti - nonché la composizione chimica in generale - variano sensibilmente a seconda della cultivar, della regione in cui la pianta è cresciuta, dal tipo di terreno e dal grado di maturazione dei frutti.

Impatto per la salute umana

Nonostante, nella maggior parte dei casi, i risultati pubblicati in letteratura si riferiscano per lo più a studi sperimentali - ovvero a trial clinici condotti sull'utilizzo del singolo principio attivo - differenti reviews associano al consumo di estratto di Melograno e alla costante assunzione dei suoi principi attivi, effetti benefici per la salute umana.

Al momento gli effetti più interessanti sembrano legati alle azioni:

  • antiaging cutanea e cicatrizzante
  • antiparassitaria ed antisettica
  • sulla fertilità e sul sistema riproduttivo
  • neuroprotettiva
  • cardioprotettiva
  • antinfiammatoria
  • antitumorali

Azione antiaging cutanea e cicatrizzante

L'estratto di melograno, ma anche i suoi fiori, sembrerebbero, in seguito all'applicazione topica sulla ferita, facilitare l'attivazione dei fibroblasti ed aumentare la sintesi di collagene.

Contestualmente, gli stessi principi attivi potrebbero controllare il danno ossidativo da un lato e facilitare la riepitelizzazione dall'altro, salvaguardando così l'integrità istologica e funzionale della cute.

Azione antiparassitaria ed antisettica

Alcuni principi attivi estratti dalla corteccia e dalle radici, infatti, potrebbero espletare un imponente azione antiparassitaria nei confronti di parassiti intestinali ed ematici come i Plasmodi della Malaria.

Contestualmente, alcuni alcaloidi si sarebbero rivelati efficaci anche come antisettici, riducendo la vitalità di numerosi microrganismi sia di origine virale che batterica.

Azione sulla fertilità e sul sistema riproduttivo

Dai dati attualmente presenti in letteratura, la presenza di Beta-sitosterolo nell'estratto di semi di melograno potrebbe migliorare l'attività uterina ed ovarica, legando specifici recettori in questi tessuti.

Contestualmente, il consumo regolare di questo succo potrebbe aumentare la concentrazione di spermatozoi nell'epididimo, nonché la motilità e la densità cellulare. Altrettanto interessante sembrerebbe anche l'azione embrioprotettiva

Azione Neuroprotettiva

Le potenti attività antiossidanti dei principi attivi presenti nel succo di Melograno avrebbero esercitato un azione preventiva nei confronti di patologie come l'Alzheimer.

Seppur solo in modelli sperimentali, infatti, si sarebbe osservata una riduzione sensibile delle concentrazioni di proteina Beta Amiloide, elemento chiave nell'istologia di questa patologia.

Azione Cardioprotettiva

L'elevatissima concentrazione di polifenoli, flavonoidi, acido punicico ed altri principi biologicamente attivi, giustificherebbe il ruolo cruciale di questo frutto nella protezione cardiovascolare.

Una riduzione delle concentrazioni ematiche di trigliceridi e colesterolo LDL, un incremento delle concentrazioni di lipoproteine ad alta densità (HDL), l'aumentata espressione di ossido nitrico, l'aumentata espressione di enzimi antiossidanti e la conseguente riduzione del danno endoteliale, rappresenterebbero i principali meccanismi attraverso i quali gli estratti di melograno contribuirebbero a proteggere il sistema cardiovascolare.

Attività antinfiammatoria

Le preziose proprietà antinfiammatorie dell'estratto di Melograno si sarebbero rivelate importanti nel controllo della sintomatologia clinica di patologie come l'artrite reumatoide ed di altre manifestazioni autoinfiammatorie.

Il sensibile declino dell'espressione di citochine infiammatorie, infatti, risulterebbe il principale meccanismo coinvolto in questa attività.

Attività antitumorali

A tal proposito, gli studi sono tantissimi e dimostrerebbero la capacità di alcuni principi attivi del melograno di controllare i meccanismi proliferativi e differenziativi delle cellule.

Un'altra importante attività sarebbe quella legata alla prevenzione nei confronti del danno cellulare, soprattutto genomico, esercitato dai radicali liberi dell'ossigeno, e dal conseguente controllo del meccanismo apoptotico.

I dati attualmente presenti sembrerebbero sostenere l'utilità preventiva dell'estratto di melograno nei confronti del carcinoma prostatico, del melanoma, del carcinoma basocellulare, del cancro al colon, del carcinoma polmonare e mammario.

Si attendono tuttavia ulteriori sviluppi in ambito clinico.

Precauzioni d'impiego

Nonostante la buona tollerabilità, sarebbe opportuno ricordare come alcuni principi attivi presenti in questo estratto potrebbero inibire l'attività degli enzimi citocromiali, aumentando pertanto la biodisponibilità di eventuali farmaci assunti contestualmente.

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Bibliografia