Sindrome del tunnel carpale... quel maledetto dolore ai polsi

(articolo del Dott. Giuseppe Sfuncia)

 

La sindrome del tunnel carpale colpisce un nervo della mano, il mediano, che viene compresso nel suo passaggio attraverso un canale situato all'interno del polso, detto tunnel carpale. Per diversi motivi, (traumatiche "micro fratture", farmacologiche "vedi uso di anabolizzanti", professionali "esempio il sarto…"o idiopatiche "senza una causa nota"), lo spazio naturale presente in questo canale può ridursi e comprimere più o meno tenacemente il nervo mediano.

Dal momento che tutti i bodybuilder utilizzano spesso i polsi nelle loro sedute d'allenamento, è possibile che a lungo andare sviluppino i sintomi tipici di tale patologia che consistono in:

parestesie (formicolio) alla mano e avambraccio, soprattutto durante il riposo notturno;

dolore alla mano e polso, che peggiora con l'aggravarsi della patologia;

perdita parziale della funzione della mano, diminuendo progressivamente la forza nella presa;

Il concetto "sindrome" indica appunto che la malattia comprende un insieme di sintomi diversi.

La sindrome si manifesta soprattutto nelle donne in menopausa a causa di una ritenzione di liquidi nei tessuti del corpo (meccanismo simile per chi utilizza anabolizzanti): le strutture del tunnel carpale si gonfiano e riducono lo spazio interno. Nell'uomo, invece, più che l'età, contano i fattori professionali, per cui le categorie più esposte sono quelle che eseguono movimenti del polso ripetitivi e veloci.

All'inizio, i disturbi si manifestano sottoforma di formicolii avvertiti alle prime dita della mano. I formicolii, in seguito, diventano veri e propri dolori, che svegliano nel cuore della notte. Poi si comincia a perdere progressivamente la sensibilità al tatto, di conseguenza le azioni che richiedono destrezza e precisione diventano difficoltose: non si è più in grado di scrivere, di manipolare piccoli oggetti. Infine si perde la forza nel pollice, che non riesce più a compiere il movimento di opposizione. La cura varia in relazione alle cause e allo stadio di avanzamento della sindrome. Se la malattia è in fase iniziale e alla base c'è una semplice infiammazione, la cura consiste nel somministrare antiinfiammatori non steroidei (FANS).

Nei casi in cui queste cure non hanno dato i risultati sperati, si rende necessario l'intervento chirurgico (vedi disegno a fondo pagina) da programmare entro qualche mese. Solitamente l'operazione viene effettuata in anestesia locale, e consiste nel tagliare il legamento del carpo in modo da decomprimere il nervo mediano. Nei casi più gravi. conviene operarsi al più presto, soprattutto se risulta ridotta la massa del muscolo "tenar" quello che permette al pollice di eseguire il movimento di opposizione. Eseguito con accortezza l'intervento chirurgico da ottimi risultati, ma se si ricorre all'operazione a uno stadio molto avanzato della malattia, possono non essere recuperate la sensibilità e il movimento di opposizione del pollice. Generalmente e sufficiente una visita specialistica per fare diagnosi di tunnel carpale, utili sono gli esami quali: elettromiografia e risonanza magnetica.

Dopo l'intervento è d'obbligo il riposo e la ripresa degli allenamenti in palestra dovrà seguire degli opportuni accorgimenti:

almeno per i primi mesi evitare assolutamente i carichi eccessivi;

evitare di stressare eccessivamente mani e polsi;

negli esercizi di trazione usare i ganci,

evitare strattoni e movimenti bruschi;

eseguire un adeguato stretching dei polsi sia prima che dopo l'allenamento.

tunnel carpale