Il Valore del riposo

(articolo di Alessandro Schiasselloni)


Lunedì :allenamento : quasi quasi un bel bi-giornaliero: cosi' tiro al massimo ogni muscolo!

Martedì:allenamento : siccome ieri ho fatto il bi-giornaliero: oggi faccio sono 3 ore al mattino o al pomeriggio + aerobica per smaltire un po' di grassi

Mercoledì: ???? ma si ho tempo e allora quasi quasi : allenamento

Giovedì: allenamento: come da programma : vietato sgarrare

Venerdi: se non vado a ballare e per cui devo tenere di riserva il mio “testosterone” : allenamento

Sabato: una pompatina non ci stara' male , prima di indossare gli abiti della discoteca : in particolare pettorali  e braccia!!!

Domenica: riposo e dieta libera :per cui 8-10.000 Kcal. Possibilmente solo grassi e zuccheri semplici!


Forse ho ridicolizzato la realta' di molti ragazzi “natural e no” , forse ero anch'io cosi' qualche annetto fa, forse lo saranno tanti altri ragazzi “domani”.


Analizziamo il problema e facciamo “luce” su una realta' che gli atleti,  agonisti o amatori sfegatati ,odiano e questo in tutti gli sport dove la preparazione atletica e' un complemento troppo importante per l'incremento della perfomans sportiva.

In tanti anni di insegnamento e soprattutto di sport, potremmo definire questo articolo  una auto-analisi che mi ha portato a capire i miei insuccessi ,nonostante gli innumerevoli sacrifici fatti , tutto per la mia  caparbieta' di  raggiungere velocemente un risultato assecondando le necessita' del mio fisico e quindi i segnali esso mi dava  per avvisarmi di questa fase "distruttiva" in tutti i sensi.

Riuscire a capire la  corretta dose di allenamento e la  fase di recupero è stato un lavoro molto lungo ,e anche, contro la maggior parte delle correnti di insegnamento sia nel Mondo della palestra che in quello di tanti sport che ho praticato e che tuttora pratico.

Troppo spesso si leggono articoli trattanti  programmi a dir poco disumani, presi purtroppo, come esempio, da molti ragazzi che, vedendo solo la fase finale di quelli schemi( l'uomo muscoloso-il record dell'ora ect.) non capiscono gli anni di allenamento e, soprattutto, le doti genetiche di questi Campioni che hanno, per poter sopportare tali moli di allenamento " extraterrene".

La realtà purtroppo è molto diversa e una corretta  fase di recupero è un fattore da considerarsi alla pari di quella attiva sia essa anche la preparazione atletica.

Cercherò di essere breve, anche se questo argomento varrebbe  un libro di storie e aneddoti da raccontare frutto dei miei trent'anni di attività sportive e  dei miei trent'anni di errori per aver seguito quegli schemi che oggi mi hanno creato una cultura di base su cui lavoro e insegno dove il "riposo" ha un valore "assoluto".

Innanzi tutto ,dobbiamo distinguere due  categorie di atleti: quelle che usano sostanza doppanti e per cui hanno un metabolismo è una fase di recupero maggiore ,di quelli che non usano sostanza doppanti ( natural) e per cui necessitano programmi di allenamento e fasi di recupero molto più ampie.

Per questioni di etiche professionali e per una scelta fatta, parlerò in particolare degli atleti natural, cioè quegli  atleti che usano integratori di libera vendita e conformi alle normative CIO;  faro'  solo  qualche riferimento per quelle persone che invece hanno scelto la strada nel doping e quindi accettano un compromesso morale di rischio altissimo nel loro successo sportivo.

Definiamo ora il concetto di recupero:

La fase di recupero è quella che permette ad un'atleta di poter andare in super-compensazione e, quindi ottenere, una fase di miglioramento nella propria performans atletica:  sviluppo muscolare /potenza/resistenza.

Bisognerebbe dedicare ad ogni sport un piano particolare, per calcolare le varie fasi di recupero, vi rendete conto che non è possibile per me far questo ora ,  per cui parlero' degli sport in generale secondo le due categorie : sport anaerobici - sport aerobici.

  Ad ogni  fase attiva di lavoro deve sostenere una fase di recupero tale da poter permettere questo effetto di super -compensazione e tale da poter ripristinare le energie per avere un ottimo rendimento nelle fasi successive di allenamento.

 Questi sono i due parametri principali ,che devono essere sempre ben calcolati e che troppo spesso vengono sottovalutati nella mentalità dell'atleta, visto che il riposo viene considerato quasi sempre come un giorno di non guadagno e quindi un giorno che non porterà risultato per i propri successi atletici.

 La realtà è ben diversa ,  questa fase di recupero va considerata  con dei valori molto elevati di ore , cioè del tempo necessario ad un corretto recupero muscolare - energetico -traumatico  proporzionale alla quantità di lavoro attivo.

Quindi potremo definire lavoro attivo da parte per aumentare le propria performans atletiche, si è esse che siano in potenza/sviluppo muscolare/resistenza; e lavoro passivo a fase di recupero dedicata alla super compensazione e quindi alla recupero di energie e alla ricostruzione del tessuto muscolare oltre che logicamente ad una fase di sì infiammatoria visto che il dolore muscolare post allenamento non è ancora stato ben definito e sicuramente, parte di esso, è anche causato da micro traumi a livello muscolare, per non parlare di quelli ossei e legamentosi molto comuni in certi sport.

Riposare per crescere >>