Effetti fisiologici di un regolare esercizio fisico sul sistema cardiovascolare e sull'organismo

(articolo di Tommaso Donati)


Riduzione dei livelli di colesterolo ematico e trigliceridi


Recenti ricerche hanno mostrato che, l'esercizio fisico, non solo riduce il colesterolo ematico totale, ma inoltre fa aumentare la frazione di colesterolo legata alle lipoproteine ad alta densità (HDL) e diminuire quella legata alle lipoproteine a bassa densità (LDL). Il colesterolo, infatti, insolubile in acqua, non circola libero nel plasma ma associato a proteine trasportatrici, per formare lipoproteine. Le dimensioni delle lipoproteine dipendono dalla quantità di grassi e proteine che si legano insieme; quelle ad alta densità risultano costituite da una maggiore quantità di proteine rispetto a quelle a bassa densità.

Da vari studi è emerso che, le percentuali delle diverse frazioni lipoproteiche del colesterolo, rappresentano un indicatore più sensibile, come fattore di rischio vascolare, che non la semplice concentrazione totale del colesterolo.

Come mostra la figura 2-7, un'elevata concentrazione di HDL, costituite da una maggiore frazione proteica ed una minore frazione di colesterolo, si associa ad una riduzione di rischio, mentre un aumento della frazione LDL, ad un aumento di rischio.


Figura 2-7

 

Si ritiene, infatti, che le lipoproteine LDL rappresentino, sostanzialmente, il mezzo per veicolare i grassi a tutte le cellule dell'organismo, incluso l'endotelio delle arterie. Proprio in questa sede, nel processo di aterosclerosi, si verifica un deposito di colesterolo con progressivo restringimento del vaso. Mentre la frazione LDL è coinvolta nel processo di deposizione del grasso, la frazione HDL è coinvolta nella sua rimozione, compreso a livello delle pareti delle arterie; essa riporta i grassi al fegato dove vengono metabolizzati e veicolati nella bile.(14)

Molti studi hanno dimostrato, come detto precedentemente, che l'allenamento fisico determina nell'uomo una riduzione del colesterolo ematico totale, dei trigliceridi, e della concentrazione di LDL e contemporaneamente un aumento del colesterolo HDL. I dati di cui oggi disponiamo indicano quindi che, sia gli individui con alti livelli di colesterolo totale, LDL e trigliceridi, che quelli con bassi livelli di HDL, presentano favorevoli modificazioni di questi valori a seguito di un adeguato programma di allenamento protratto nel tempo.(15)


Variazione della capacità di coagulazione del sangue


Un coagulo, insediandosi in un'arteria coronarica, può determinare un infarto cardiaco. Se il coagulo si forma nell'arteria che esso stesso ostruisce, viene detto trombo, se si forma in un'arteria e viene trasportata in un'altra che viene poi ostruita, viene detto embolo.

La coagulazione del sangue implica una complicata serie di reazioni chimiche il cui inizio è scatenato da un tessuto danneggiato o traumatizzato, ad esempio la parte interna di una parete arterosclerotica. La placca eteromatosa ha una superficie ruvida sicché, con lo scorrere del sangue su di essa, si instaura facilmente il meccanismo della coagulazione.

Se vengono alterati il tempo di coagulazione e quello occorrente per la dissoluzione del coagulo, saranno di conseguenza alterati anche la rapidità di formazione ed il numero di coaguli che si formeranno. Si è visto che, l'esercizio fisico, provocando un aumento della capacità fibrinolitica ed una diminuzione della adesività piastrinica, costituisce un fattore in grado di ridurre l'incidenza e la gravità della malattia coronarica.(16)


Aumento del volume ematico totale


Sia il volume ematico totale (volemia) che il contenuto totale di emoglobina, aumentano significativamente dopo diverse sessioni di allenamento.

Che questi due valori svolgano un ruolo importante per il sistema di trasporto dell'ossigeno è reso evidente dal fatto che, entrambi, sono strettamente correlati con il massimo consumo di ossigeno del soggetto (VO2 max).

Una maggiore massa di sangue consente al cuore di raggiungere una maggiore gettata pulsatoria e cardiaca durante l'attività fisica e può facilitare la cessione di ossigeno a livello tessutale.

Inoltre, un maggior volume di sangue, conferisce al soggetto allenato un vantaggio nella termoregolazione, sia perché il calore corporeo profondo viene trasportato fino alla periferia, dove può essere disperso dal sangue, sia perché il sudore proviene dal plasma.

Nella tabella 2-1 è presente uno studio sulle modificazioni dei valori di emoglobina e di volume ematico totale dopo un periodo di condizionamento fisico. Si noti che, di regola, la concentrazione di emoglobina non varia per l'effetto dell'allenamento, semmai diminuisce leggermente.(17)


Tabella 2-1


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