FEGATO: funzionamento e salute del fegato
(di Claudio Tiribelli e Stefano Bellentani. Fondo per lo Studio delle Malattie del Fegato)
(corsivo di Alessandro Locati BodyBuilding Italia)
<< prima parte
Cosa significa ridurre il peso o avere una alimentazione più corretta. E' ovvio che informazioni più precise e dettagliate potrete averle dal vostro medico curante o dalla nostra associazione (vedi indirizzi e riquadro in fondo), ma, in linea di massima occorre, oltre che cercare di restare in forma e quindi avere sempre un occhio alla bilancia e ridurre le calorie introdotte se necessario (ricordiamoci che con attività motoria scarsa o moderata, non dovrebbero essere introdotte più di 2500-2700 calorie quotidiane per un uomo adulto di età e peso medio e, per la donna adulta non in gravidanza, circa 500 calorie in meno), anche rispettare alcune regole fondamentali:
Se si può bere alcolici, cioè se non si è affetti da malattie del fegato, occorre moderare il bere: la quantità ideale, non a rischio, non dovrebbe superare i 30 grammi, l'equivalente di un paio di bicchieri di vino a gradazione media, consumati preferenzialmente durante i pasti.
Introdurre sempre una dieta equilibrata, composta per la maggior parte (60-65 % delle calorie introdotte) da carboidrati (cioè pasta, pane, cereali, patate, legumi), anche se mai in eccesso (mai più di 70-80 grammi di pasta al giorno e non più di due panini al giorno), poi da lipidi (cioè grassi: olio, formaggi, latticini, etc.) per il 20% circa delle calorie introdotte ed infine proteine (cioè carne, preferibilmente bianca, o meglio pesce o legumi) per il 15% delle calorie introdotte.
Consumare tutti i giorni almeno due porzioni di verdure, possibilmente fresche, e due o tre frutti.
Evitare gli zuccheri semplici (dolci di varia natura, eccesso di bevande zuccherate, caramelle, cioccolatini, etc.)
Evitare il più possibile grassi saturi (formaggi di ogni tipo, insaccati, dolci al cucchiaio, condimenti vari, frutta secca, etc.)
Non consumare mai più di 3 cucchiai di olio al giorno (va bene che l'olio d'oliva fa bene, ma non esagerate !). Idealmente dovrebbe consumarsi una miscela fatta da 2/3 di olio di oliva extravergine ed 1/3 di olio di semi.
Bere molta acqua (almeno 1 litro e mezzo di acqua fuori dai pasti) e fare almeno 4 o addirittura 5 piccoli pasti al giorno, evitando gli snack ed i panini.
La cosa migliore comunque, per poter modificare le abitudini alimentari, è sempre "personalizzare la dieta" e quindi rivolgersi al proprio medico curante e farsi consigliare eventualmente dagli specialisti del settore (Dietologi e Dietisti).
Infine, quando il fegato è già ammalato, cioè se si è affetti da epatiti croniche o da cirrosi o da altre malattie epatiche più rare, occorre sempre tener presente che, molto spesso, si è in una condizione di malnutrizione (spesso di carenza proteica e/o vitaminica) e quindi i consigli dietetici, oltre alla assoluta astensione dall'alcool, che come sapete, in Italia, è la seconda causa di malattie epatiche gravi (cirrosi), dovranno essere assolutamente personalizzati e valutati dagli specialisti (in questo caso Gastroenterologi o Epatologi). Per qualsiasi consiglio, rinnoviamo comunque l'invito a consultarci e rivolgersi alle nostre sedi.
Figura 3: come valutare il proprio consumo di alcolici . Normogramma di Mellor (da: British Medical Journal, 3, 703, 1970). Tracciare una linea da sinistra (gradazione alcoolica) a destra (volume di liquido) si incrocia al centro, per ogni bevanda, il valore in grammi di alcool assoluto ad essa relativa. (Vedi disegno).